Stai viaggiando di notte in autostrada. Hai appena finito di cenare ma sai di dover guidare, perciò ha bevuto “solo” un paio di bicchieri di vino. Tua moglie è sui sedili poteriori che schiaccia un pisolino: non ha le cinture di sicurezza, ma stando dietro è comunque al sicuro. Ogni tanto sbadigli, ma basta aprire il finestrino e l’aria fresca ti manterrà sveglio fino a destinazione. E grazie al tuo nuovo navigatore satellitare che ti dice dove sono nascosti gi autovelox, potrai anche “spingere”. Tanto lo sanno tutti che quando l’autostrada è deserta, superare i limiti non è poi così pericoloso.
Abbiamo esagerato? Sembra proprio di no. Secondo i risultati di un’indagine condotta dalla Società Autostradale, il comportamento degli italiani al volante è viziato da luoghi comuni ed errate convinzioni, che spesso si traducono in comportamenti rischiosi, o peggio, in incidenti.
In caso di incidente i sedili posteriori sono più sicuri e non è quindi così indispensabile allacciare le cinture di sicurezza.
QUESTA AFFERMAZIONE è FALSA, MA CONDIVISA DAL 84% DEGLI INTERVISTATI
In realtà oltre il 20% delle vittime di incidenti stradali viene sbalzato fuori dall’auto e in molti casi si tratta di passeggeri dei sedili posteriore che non avevano le cinture.
In caso di pioggia l’asfalto drenante consente di andare più veloci e con maggiore sicurezza.
QUESTA AFFERMAZIONE è FALSA, MA CONDICISA DAL 53% DEGLI INTERVISTATI
L’asfalto drenante, in caso di pioggia, migliora sostanzialmente la visibilità e il confort di guida, ma l’aderenza rimane la stessa che si ha su asfalto bagnato non drenante ed è -comunque- molto inferiore rispetto a quella che si può trovare sull’asciutto.
Se si viaggia in condizioni di affaticamento ci sono molti metodi per rimanere svegli( rinfrescarsi, parlare con il compagno, ascoltare la radio, etc).
QUESTA AFFERMAZIONE è FALSA, MA CONDIVISA DAL 50 DEGLI INTERVISTATI
Quando si è stanchi, il colpo di sonno è improvviso e non lascia tempo per accorgersi che stà arrivando. Questo è il motivo principale per cui di notte il tasso di mortalità è 5 volte superiore rispetto al resto della giornata(oltre il 40% degli incidenti mortali avviene nella fascia tra le 23.00 - 06.00, nonostante il traffico sia più scarso)
Lungo i tratti rettilinei e in condizioni di scarso traffico, se si superano i limiti di velocità si rischiano soprattutto i punti sulla patente.
QUESTA AFFERMAZIONE è FALSA, MA CONDIVISA DAL 60% DEGLI INTERVISTATI
il rischio di incidente è più elevato in galleria e nelle autostrade di montagna.
QUESTA AFFERMAZIONE è FALSA, MA CONDIVISA DAL 70% DEGLI INTERVISTATI
Un paio di bicchieri di vino o di birra lasciano sostanzialmente inalterate le capacità di guida.
QUESTA AFFERMAZIONE è CONDIVISA DAL 32% DEGLI INTERVISTATI
Siamo tutti piloti provetti: risulta da un’indagine sulla sicurezza stradale, secondo la quale il 92% degli automobilisti italiani si giudica un ottimo guidatore e un perfetto conoscitore del codice della strada. Ma è davvero così? Sulle starde italiane si verificano ogni giorno 633 incidenti stradali che provocano la morte di 14 persone e il ferimento do altre 893.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità gli incidenti costano agli italiani oltre 30 miliardi di euro l’anno.
Nemmeno la conoscenza del codice della strada sembra così approfondita, visto che ogni anno vengono elevate 10 milioni di multe. Distrazioni, velocità eccessiva, mancata precedenza, comportamenti scorretti dei conducenti: sono queste le principali cause di incidenti.
NIENTE SFORTUNA, NIENTE CASUALITA’
“Saper guidare bene” quindi non basta. Siamo degli spericolati per natura: tendiamo a guidare sempre al limite delle nostre capacità e delle caratteristiche tecniche del mezzo che abbiamo tra le mani. Ecco perchè ridurre il numero di incidenti è una priorità. Nel 2003 l’Unione Europea ha chiesto agli stati membri di ridurre, entro il 2010, el 50% il numero di morti sulle strade. alla fine del 2008 gli unici paesi ad aver già raggiunto l’obiettivo erano il Portogallo, la Spagna e la Francia. L’Italia è comunque sulla buona strada. Ma nel nostro paese ci sono tratti autostradali dove l’obiettivo fissato dall’unione è già stato raggiunto o addirittura superato: sono quelli dove è stato installato il sistema Tutor per la rilevazione della velocità: impianti fissi dotati di telecamere, ben segnalati, che non lasciano scalpo a chi supera i limiti. I margini per migliorare sono ancora ampi: occorre dunque puntare su educazione e formazione deli automobilisti, tecnologi e controlli severi uniti alla certezza della pena.
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