LA TESLA MANCATA

LA TESLA MANCATA

L'aspetto è più da personaggio di "Cars", il celebre cartoon della Disney-Pixar, che da vera sportiva. Ed è dura immaginare sul suo cofano privo di calandra la "T" della Tesla. Eppure sarebbe potuto accadere. Non lo diciamo noi, ma Elon Musk in persona:"Grande merito alla AC Propulsion per la Tzero, che ha ispirato la Roadster. Senza di essa, la Tesla non esisterebbe o sarebbe nata molto più tardi". un tributo vero e proprio, bissato in diverse uscite pubbliche e su alcune pagine della biografia dell'imprenditore.
Nonostante la Tzero fosse considerata un'avanguardista è rimasta perlopiù confinata alla cultura nerd.
Da dove spuntava, questa elettrica? E, soprattutto:dove voleva arrivare?
Siamo nel 1996, quando prende il via lo sviluppo della Tzero. La General Motors ha appena avviato la produzione della EV1, per poi stopparla appena tre anni dopo e, successivamente, abbandonare del tutto il progetto, bollato come non redditizio. Parallelamente, altri costruttori, come la Honda con la EV, la Toyota con la RAV4 e la Ford con il Pick-up Ranger, si buttano sul green.
Su un'altro fronte vi sono piccole aziende e startup che s'ingegnano nella conversione elettrica di veicoli con motore a scoppio. Una di queste è la AC Propulsion, dal cui cilindro, al salone di Los angeles del '97, esce la Tzero, piccola biposto gialla che promette di entusiasmare. E mentre la piccola scheggia gialla lima le prestazioni superando, nelle drag race, sportive di rango che bruciano benzina, inizia a filtrare un messaggio: con l'elettrico, oltre che non inquinare, ci si può anche divertire.
Ma i "padri" della Tzero paiono più orientati allo sviluppo delle tecnologie propulsive che a trasformare questa sportivetta in un business di successo. Ed è proprio su questo punto che i destini della Tzero entreranno in rotta di collisione con quelli della (futura) Tesla. Prima che ciò accada, sulla loro due posti, Cocconi e Gage ci stanno già lavorando. Nel frattempo, Martin Eberahard, cofondatore della Tesla Motors viene a conoscenza della Tzero e, tramite un ex collega, vicino di casa di Gage, contatta la AC Propulsion, che è in cerca di finanziamenti per sviluppare la sua prospettiva. Eberhard ne rimane colpito e si dice disposto a mettere i soldi nel progetto. Ma non riesce a convincere gage e i suoi ad avviare la produzione dell'auto.
Più o meno nello stesso periodo, anche Elon Musk si ritrova al volante della Tzero. Così come a Eberhard, anche a lui sorge spontanea una domanda: "Perchè non produrla?". Ma, pure stavolta, Gage e gli altri non ci sentono.
"Se non la fate voi, la faccio i", pensa Musk. E così attraverso la tzero, le starde dei due imprenditori finiscono per confluire.
Confinata in un museo, chissà se oggi la piccola scheggia gialla rimpiange un futuro da Tesla.